Il Tratturo Centurelle – Montesecco, antica via di comunicazione che i pastori utilizzavano per lo spostamento delle greggi (ovvero la transumanza), è una bretella del Tratturo L’Aquila-Foggia, dal quale si distacca presso la Chiesa di Santa Maria dei Cintorelli a Caporciano e si ricongiunge a Montesecco, nei pressi di Chieuti.
L’intero tracciato del Tratturo Centurelle – Montesecco ha una lunghezza di circa 220 chilometri e si snoda in un percorso più interno di circa 10 km rispetto a quello dell’Aquila-Foggia che arriva a toccare la costa Adriatica. Il punto di partenza del tratturo è sulla Piana di Navelli, in Provincia dell’Aquila, dalla quale poi scende verso la valle del fiume Pescara, per poi risalire lambendo i versanti settentrionali e orientali del Parco Nazionale della Majella. Lungo il suo tracciato si incontrano alcune delle architetture religiose più importanti come la Chiesa di S. Maria dei Cintorelli a Caporciano, la Chiesa di S. Maria di Castrignano a Bussi sul Tirino e l’Abbazia di San Clemente a Casauria. Nel territorio molisano percorre un tracciato di circa 40 km e attraversa i comuni di Guglionesi, Larino, Montecilfonte, Montenero di Bisaccia e San Martino in Pensilis. In Molise, il suolo del Tratturo Centurelle – Montesecco è quasi completamente agricolo e difficilmente lungo il suo tragitto è possibile scorgere segni di prateria. Montenero di Bisaccia era una tappa obbligata per i pastori transumanti che, dopo aver guardato il Trigno, riprendevano la rotta Tratturale Centurelle – Montesecco che attraversava le contrade Piane del Mulino, Pietra Fracida, Montepeloso, Colle degli Stingi, Colle Gessaro.
Il Tratturo, nella tratta di Montenero di Bisaccia, è caratterizzato da un’agricoltura estensiva. L’itinerario si snoda tra piccole piste che costeggiano campi di grano e orzo in un percorso a saliscendi, fino ad arrivare presso le Lame, zona calanchiva molto affascinante. Tra le emergenze naturalistiche e storiche che si incontrano i Calanchi di Lamaturo e la Grotta della Madonna di Bisaccia.