La Sagra del pesce si tiene tutti gli anni, quasi sempre l’ultima domenica di agosto, e celebra l’unione del popolo termolese con il mare, fonte di sostentamento per tante famiglie della città. La Sagra del pesce è una festa che ha origini molto antiche e dalla sua prima edizione si tiene nel Piazzale del Porto di Termoli, in prossimità degli uffici della Capitaneria. Quest’area viene allestita per l’occasione con lunghissime tavolate e panche di legno.
L’atmosfera festosa della Sagra del pesce si respira già dalle prime ore del pomeriggio, quando inizia il via vai degli addetti ai lavori e dei primi turisti curiosi, ma è all’imbrunire che si inizia a friggere.
Un tempo venivano posizionate due enormi padelle, in dialetto sartagne, giusto al centro della piazza, riempite di olio e controllate a vista da un gruppo di ragazzi; quando, sul fuoco vivo, l’olio raggiungeva la giusta temperatura vi si aggiungeva il pesce poi estratto con un apposito bastone di legno alle cui estremità si trovava un cestello e servito ancora rovente.
Oggi, per rispetto delle norme igieniche, il pesce è preparato in numerose friggitrici elettriche riempite di olio extravergine di oliva rigorosamente proveniente dalle colline molisane. La frittura, che è composta per lo più dalle buonissime triglie agostinelle, dai calamari e dai merluzzetti dell’Adriatico, viene servita in vaschette usa e getta e consumata ben calda ai tavoli. Ovviamente il pesce utilizzato è freschissimo e appositamente pescato dalla Marineria termolese il giorno che precede la festa. Non mancano gli stand della birra, che spillata fresca, è bevuta a grandi sorsi per fronteggiare il caldo della serata estiva.
Il Porto, in questa notte dell’anno, diventa luogo d’incontro dove centinaia di persone vi si recano anche solo per una passeggiata tra le bancarelle, o per lo spettacolo musicale che ogni anno si compone di nomi noti nel panorama musicale italiano. A mezzanotte il primo sparo annuncia l’inizio dello spettacolo pirotecnico. Anche dal Corso Nazionale e dal Borgo Antico la gente scende al Porto o si posiziona sulle antiche mura della Torretta del Belvedere per assistere ai fuochi d’artificio che illuminano l’ultima notte di festa dell’estate termolese.