Antica Fornace

Archeologia · Termoli

La Fornace, oggi simbolo termolese di archeologia industriale, è stata la prima industria sorta a Termoli. Uno stabilimento di laterizi all’avanguardia negli anni Venti, meccanizzato nella prima metà degli anni Sessanta e fallito nel 1998.

Quando sorse in Contrada S. Maria Valentina, la Fornace era, come riportano le guide turistiche dell’epocaun grandioso opificio attrezzato dei più moderni macchinari per la produzione e vendita di prodotti laterizi e affini, prefabbricati in laterizio e di tutto ciò che è inerente al campo dell’edilizia civile e industriale. Era estesa anche al campo della  produzione di cereali e foraggi, vigneti oliveti e frutteti. Dunque, un complesso di attività diversificate e importanti, sia per numero di addetti che per ampiezza dell’area sulla quale erano distribuite.

Nel 1928, la produzione giornaliera ammontava a 30.000 mattoni, forati e pieni, con circa 50 operai impiegati. L’argilla impiegata, scavata nelle adiacenze della Fornace, pur essendo ricca di sostanze ferruginose, era assolutamente priva di salnitro. Gli operai della Fornace provenivano quasi tutti da Termoli e S. Giacomo degli Schiavoni. Questo perché l’azienda si trovava esattamente a metà strada tra le due località. L’attività si svolgeva sostanzialmente da marzo a novembre, d’inverno la cava diventava impraticabile a causa delle piogge. I forni venivano spenti e riaccesi alla vigilia della primavera. Per l’occasione si svolgeva un breve rito religioso propiziatorio. Molte testimonianze riferiscono che le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda sono sempre state molto dure, aggravate da paghe misere e da un clima che, a seconda dei periodi, alternava paternalismo a repressione. Alla fine del 1964, entrarono in funzione i nuovi impianti meccanizzati. I vantaggi furono notevoli: aumento della produttività, alleggerimento dei carichi di lavoro e calo sensibile dei costi di produzione. La vecchia Fornace fu abbattuta e, a parte qualche fotografia, nulla è rimasto a testimoniare l’esistenza dell’edificio originario. La nuova fabbrica incontrò presto una serie di difficoltà dovute alla sopraggiunta crisi del mercato edilizio, tanto da avviarla verso una pesante fase di declino e alla definitiva chiusura.

Oggi è impressionante il silenzio proveniente da quei grandi capannoni ridotti in uno spiacevole stato di degrado. È doloroso osservare quell’enorme piazzale sempre pieno di operai, mattoni e carretti trainati da cavalli, vuoto e mal ridotto.


Indirizzo

Termoli - Contrada S. Maria Valentina - SS483

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Orari di apertura

Sempre chiuso.

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