L’area si estende per circa 960 ettari nel territorio di Campomarino e comprende un ambiente costiero dove sono presenti un complesso dunale, che si sviluppa da Bosco Ramitelli fino alla Foce del Torrente Saccione.
In quest’area, anche se fortemente compromessi, sono presenti habitat prioritari come le dune costiere fisse, su cui si sviluppano una vegetazione a macchia mediterranea e le steppe salate mediteranee. Inoltre, sono presenti habitat importanti, come le dune mobili del cordone litorale e, nelle zone retrodunali, le foreste alluvionali. Questi habitat ospitano un’importante fauna, tra cui la Testuggine di Hermann e il Fratino. Inoltre, l’area riveste un ruolo importante per altre specie di fauna selvatica soprattutto come luogo di sosta per l’avifauna migratoria.
Se le aree prossime alla costa presentano uno sviluppo legato principalmente al turismo estivo, le aree dell’entroterra ricalcano ancora gli aspetti del paesaggio rurale, fatto di grandi appezzamenti terrieri dedicati alle pratiche agronomiche. Il sistema di paesaggio che ne consegue è ancora legato, per certi versi, al sistema agricolo, con addensamenti urbani discontinui e la presenza di aziende agricole autosufficienti, perno cruciale dell’economia. Il mosaico paesaggistico che ne viene fuori, dal mare all’entroterra, è molto eterogeneo e contraddistinto da spiagge sabbiose, dune litoranee, macchia mediterranea, pinete, zone umide e infine aree dedicate alle pratiche agricole. Inoltre, l’area della Foce del Saccione, fino a poco tempo fa, era attraversata dal Tratturo L’Aquila – Foggia, attuale Strada Statale Adriatica.
L’area rientra nei confini di uno di uno dei tre Siti d’Importanza Comunitaria presenti sulla costa molisana e ricadenti nei territori comunali di Petacciato, Termoli e Campomarino:
- SIC IT7228221 Foce Trigno – Marina di Petacciato,
- SIC IT7222216 Foce Biferno – Litorale di Campomarino,
- SIC IT7222217 Foce Saccione – Bonifica Ramitelli
I tre siti SIC, comprendono aree con coste basse sabbiose, in cui si alternano piccole pianure alluvionali costiere e cordoni dunali olocenici dove si sviluppa, lungo il gradiente dal mare verso l’entroterra, la tipica sequenza catenale di formazioni vegetali psammofile. Anche quest’area è oggetto di intervento del progetto europeo Lifemaestrale.