Il Fiume Biferno è l’unico che scorre interamente nel territorio molisano. Anticamente era chiamato Tifernus. Si considera il suo inizio a valle del Ponte della Fiumara, attraversa la Regione Molise ricevendo 45 affluenti e compie un percorso di 96 Km. Il suo bacino idrografico è di 1320 kmq.
Il Biferno, in dialetto locale lu Bufiern o u’Bfiern, si può definire a regime torrentizio, le piene sono strettamente correlate al regime delle piogge, condizione determinata da diversi elementi, quali affluenti provenienti direttamente dai versanti della valle e scarsa permeabilità dei terreni affioranti. L’area comprende il basso corso del fiume Biferno caratterizzato da una corrente lenta e da un folto sviluppo di vegetazione ripariale. L’habitat costituisce un’isola di vegetazione naturale all’interno di un paesaggio formato da estese monocolture, centri abitati, strade, discariche, cave e aree industriali. Le specie floristiche predominanti sono i salici e i pioppi che danno vita in alcuni tratti a folte foreste a galleria, all’interno delle quali trovano rifugio molte specie di uccelli. Inoltre, sono presenti due specie di rettili di interesse comunitario la Tartaruga d’acqua e la Testuggine di Hermann.
L’area che va dalla confluenza Cigno fino all’area prima della foce è considerata un Zona a Protezione Speciale che per sua stessa natura è una zona di contatto tra ambiente fluviale e marino, con gli aspetti vegetazionali che ne conseguono. Il sito, in particolare, presenta un elevato numero di tipologie di habitat tipiche dell’ambiente costiero che presentano un buon grado di conservazione e rappresentatività. È area di stazionamento per una considerevole ornitofauna e l’ambiente fluviale, ed è anche importante per l’ecologia dell’Emys orbiculari.